sabato 20 ottobre 2007

Caro Beppe...

Vedi Beppe… il fatto è che dopo decenni di ostracismo, decenni in cui sei stato costretto ad urlare le tue idee solo a pubblico pagante, che proprio per questo nemmeno ti prendeva sul serio, finalmente avevi ottenuto una cassa di risonanza mediatica senza precedenti, da lì ti saresti potuto permettere qualsiasi cosa, ma tu che mi vai a fare? Me la vai a buttare in politica! Ho passato ore ed ore su YouTube ad ascoltare i tuoi interventi registrati qua e là, a prendere appunti, a sorridere e a pensare che finalmente era arrivato qualcuno che avrebbe parlato chiaro. Dopo il V-Day, più di un politico aveva dovuto riconoscere di fronte ai microfoni che il tuo fenomeno ormai andava preso sul serio, che il malcontento era diventato troppo evidente. Quello era il momento di cominciare a urlare in faccia a certe persone le verità che prima avevano potuto tranquillamente far finta di non sentire. La schiavitù dal petrolio, la barzelletta del nucleare, la bufala del solare, i soldi sprecati in ricerche senza senso e buone solo a far ottenere laute borse di studio all’estero ai nostri ricercatori. Perché vedi, caro Beppe, a me non me ne importa cavolo se Mastella è andato a Monza con l’elicottero. A me non importa un fico secco se sempre Mastella ha comprato 1.000 metri quadrati di appartamenti al centro di Roma pagandoli poco più di un milione di euro, che allo stesso prezzo non ci compri l’equivalente in metri quadrati di case popolari. Questi sono problemi secondari amico mio, perché per questa gente prima o poi c’è comunque la galera. Questi ormai sono malati di onnipotenza e prima o poi ne fanno una grossa e si fregano da soli, oppure basterà che al governo cambi la bandiera e questi signori, tutti o quasi tutti, dietro le sbarre ce li ritroviamo, le leggi ci sono e basta farle rispettare.

Il problema è un altro ed è molto più grave. Noi non abbiamo risorse naturali ma bruciamo petrolio e gas come se fossimo sceicchi, questo è il nostro problema, da sempre. Proprio quest’oggi un barile di petrolio è arrivato a costare, quasi 82 dollari, per l’anno prossimo i contratti sono già fissati a 95 dollari, pochi anni fa ne costava, pensa un pò, nemmeno 25. E noi sempre lì a ciucciare idrocarburi da qualsiasi tetta petrolifera. Importiamo gas dalla Russia e così finanziamo quel despota di Putin che va d’accordo solo con lo Psiconano e a uno come me lo avrebbe già fatto secco da un pezzo. Importiamo petrolio dagli arabi, e così arricchiamo i finanziatori dei terroristi islamici. Ma che ci frega ? Tanto più cresce il prezzo del petrolio più incassiamo con l'IVA e più l’accisa è lauta. Più aumenta il prezzo e più i “petrolieri” nostrani possono far piovere fiumi di denaro sui partiti. Che ci frega se, con gli attuali consumi e con il terzo mondo che ormai si è industrializzato e consuma quasi più petrolio di noi, le attuali riserve di petrolio basteranno si e no per altri 50 anni? Oh per carità, qualcuno che cavalca il disappunto degli ecologisti c’è. E allora giù proposte: “torniamo al nucleare”, “ci vuole l’energia solare”. Caro Beppe, lo sai anche tu che per costruire una centrale nucleare ci vogliono all’incirca 20 anni, una paccata di miliardi e appalti che non siano in odore di mafia. Lo sai anche tu che per dare energia solare ad un condominio di 20 appartamenti ci vorrebbero quasi 2.000 metri quadrati di pannelli. E poi scusa ma… la mia macchina me la mandi avanti con il plutonio? Oppure costruisci gli aerei direttamente ricoperti di pannelli solari, così almeno si vola solo di giorno e, sperando che non piova, ci godiamo meglio il panorama? Io non sono uno di quelli che dice: “non è per me, ma per i nostri figli”. Io lo dico chiaro e tondo: “E’ PER ME”! Io non accetto più di ingrassare i terroristi e i despoti, soprattutto se poi ci va di mezzo anche l’ambiente. Io non accetto più di pagare a peso d’oro qualcosa che, se si trovasse un valido sostituto del petrolio, nemmeno buono da mangiare sarebbe, e che ci si affoghino! Si, perché il nocciolo della questione è appunto questo: nessuno mai ha pensato di trovare qualcosa che sostituisca il petrolio così, sic et simpliciter, senza dover combinare troppi casini insomma. Qualcosa che costi quattro soldi, che funzioni come la benzina, che sia autarchico, scusa il termine, e che non inquini. Solo che questo fantomatico qualcosa c’è già, ma a nessuno è mai convenuto farlo sapere troppo in giro. Te lo dico senza menare tanto il can per l’aja. Sto parlando dell’idrogeno. Lo sapevi che l'ultimo sommergibile varato dalla Marina Italiana usa come combustibile l'idrogeno? Mica scemi i marinai. Su questo pianeta siamo letteralmente coperti di idrogeno, H²O ti dice nulla? Acqua mio caro, tanta acqua sul tutto il pianeta, una immensa, inesauribile riserva di acqua e quindi di idrogeno. Un motore a idrogeno sai che produce come scarto? Acqua, non gas velenosi o particolati. E sai cosa si libera dalla scissione della molecola? Ossigeno mio caro, solo ossigeno. Purtroppo però non c’è ancora un sistema economico per scindere la molecola di acqua per ricavarne idrogeno o, se c’è, qualcuno ha trovato economicamente più conveniente far sparire questo sistema, per questo l’idrogeno è ancora troppo raro e troppo costoso. L’idrogeno, se messo in un attuale motore a scoppio, si comporterebbe né più né meno che come il metano, con l’aggiunta di un opportuno marchingegno farebbe camminare la mia macchina. Io metto nel serbatoio una bottiglia di minerale, e cammino, ma ci pensi? Sarebbe troppo facile vero? Ovviamente ci sarebberoi degli spiacevoli effetti collaterali: tutti i paesi membri dell'OPEC tornerebbero all'età della pietra e gli USA, a cui appartengono sei delle sette sorelle, dovrebbero far di nuovo ricorso alla schiavitù. Troppo casino vero? E allora che diamine, i nostri famosissimi ricercatori del CNR di Pisa facciamoli lavorare sui nanomotori, che poi noi per far andare le macchine dovremo sostituire i nostri di motori con le vacche da traino. Non credo di dover dire altro, vorrei solo che uno come te avesse avuto il fegato di dirle lui certe cose, che so... di proporre una tassa sulla benzina, 10 centesimi al litro, destinati alla ricerca sull’idrogeno. Oh si che li pagherei quei 10 centesimi, li pagherei se il brevetto di una simile scoperta fosse un brevetto del CNR, li pagherei perchè sarebbe un brevetto dello Stato, e chiunque usasse l’idrogeno nel mondo pagherebbe allo Stato i diritti di sfruttamento, e noi, poveri italiani ciucciapetrolio, potremmo tranquillamente smettere di pagare le tasse, come a Montecarlo, molto meno che a San Marino. Ma lo so, io sono solo un pazzo visionario e tu che potevi essere la cattiva coscienza della "Casta" politica invece hai preferito diventare anche tu un politico, nuovo ma pur sempre un politico. Ci avevo sperato, ci avevo sperato veramente, che delusione, e ora il mio umore è di nuovo nuvoloso, quasi incazzato andante.

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