lunedì 13 aprile 2009

Dio c'è

14 giugno 2008
Dio c'è, c'ho le prove! Scriveva nel film "Il Ciclone" il fratello di
Levante dopo aver assistito al passaggio in casa sua di un gruppo di
strafighe spagnole. Ma Dio c'è per davvero anche per altri buoni motivi e
anche io c'ho le prove. Alle ultime consultazioni elettorali sono spariti
per sempre una miriade di partiti e partitini, ma tra questi uno solo più di
tutti meritava davvero l'estinzione e la dannazione perpetua, I VERDI, con
il suo capintesta, Pecoraro Scanio e la sua faccia tosta! Nella mia
giovinezza ho avuto l'onore ed onere di fare appena un pò di carriera
politica, poi il mio partito è stato spazzato via da Mani Pulite, e di
politica non ne ho più voluto sapere. Nel frattempo però ho fatto in tempo
ad assistere dall'interno alla forza distruttrice dei Verdi, la formazione
politica dei "Duri e Puri", e già questa definizione mi fa incazzare perchè
se sei duro e puro vuol dire che hai i paraocchi come i cavalli e sei muto,
sordo e cieco, vedi, senti e dici solo quello che pensi tu. In un paio di
anni ho assistito a scene raccapriccianti: tracciati di strade modificati
per la presenza di un solo albero! Ho visto progetti di ponti stradali
gettati alle ortiche per costruire dei sotto passaggi a minore impatto
ambientale, con il risultato che adesso nella mia città ci sono solo
sottopassaggi e ad ogni violento temporale uscire dalla città diventa una
roulette russa. Appena casca un fulmine va via la corrente, le pompe che
estragono l'acqua si fermano e i sottopassaggi si riempiono, TUTTI,
bloccando la circolazione di migliaia di veicoli, fino a quando la corrente
non torna e i pompieri non vuotano le piscine che si sono create... ore ed
ore. Ho visto parcheggi per auto forzatamente trasformati in parchi per...
per nessuno, perchè chi cacchio ci va in un parco che sta a 75 metri dalla
spiaggia??? Meglio andare in spiaggia no? Però quei parcheggi erano il
polmone della mia città che ha una spiccatissima vocazione commerciale. Ora
in quegli ex parcheggi ci passeggiano al massimo una trentina di pensionati
al giorno, però nel frattempo migliaia di ex clienti se ne vanno nei super
maxi iper mercati che sono stati creati in periferia, dotatissimi di ampi
parcheggi, quelli si, e i commercianti del centro si suicidano per debiti
uno alla volta. Anche a livello nazionale i Verdi hanno combinato casini
incredibili. Apparsi negli anni 80 sotto la forma di una miriade di liste
verdi autonome, nel 1986 si sono coalizzati in un unico partito e il primo
risultato strepitoso che hanno ottenuto è stato quello di farci diventare
tutti schiavi del petrolio. Ma come... I Verdi che ci fanno diventare
schiavi del prodotto più inquinante al mondo? Come mai? Semplice, nella loro
stoltezza, nella loro assoluta mancanza di prospettiva storica, politica, ed
economica, i "Duri e Puri" insieme ad altri hanno proposto e vinto il
referendum per l'abbandono del nucleare. Era il 1987, nemmeno un anno dalla
loro nascita, erano appena nati ma promettevano bene, niente male come
inizio. Da quel momento noi abbiamo dismesso le nostre centrali nucleari, e
abbiamo arricchito gli arabi, si perchè abbiamo dovuto potenziare le
centrali a combustibili fossili che avevamo, ma non ne abbiamo mica potute
costruire delle altre nuove, perchè appena se ne progettava una, indovinate
un pò che succedeva? Arrivavano i Verdi! I Duri e Puri sobillavano le
popolazioni dlele città vicine al progetto, queste insorgevano e addio
progetto. Per evitare tutti questi casini, i nostri politici hanno dovuto
cominciare a elemosinare energia elettrica dalle nazioni confinanti. I paesi
confinanti hanno fiutato l'affare, e hanno fatto quello che chiunque avrebbe
fatto, hanno costruito delle centrali nucleari vicino ai nostri confini, dal
produttore al consumatore. Solo che però quando capita un incidente nucleare
in una di queste centrali, la fuga radioattiva non si ferma ai confini, non
si ferma solo perchè arrivano i Verdi con i loro cartelli "NO NUCLEARE", e
d'altro canto i Verdi si guardano bene dal presentarsi in caso di fuga
radioattiva. Poi le battaglie dei Verdi sono proseguite in altri settori,
tipo l'immondizia e le discariche. Siamo il paese che produce più rifiuti in
tutta l'Europa, ma i lungimiranti Verdi questo non lo hanno mai saputo, o
hanno fatto finta di non saperlo. Quante discariche sono state chiuse,
quante altre non sono state aperte, quanti inceneritori e termovalorizzatori
sono rimati solo sulla carta per colpa loro. Bastava che nel giro di qualche
chilometro ci fosse una riserva faunistica, una rovina romana o etrusca, e
loro arrivavano con i loro cartelli "NO MONNEZZA", e non se ne faceva più
niente. Ve lo dico con tutta franchezza, se fossi un napoletano porterei
tutti i giorni il mio sacchetto della spazzatura sotto casa di Pecoraro
Scanio, a costo di farmi arrestare.

Ad un certo punto però i Verdi hanno cominciato a capire che politicamente
non era positivo fare solo critica distruttiva, occorrevano anche delle
proposte concrete e costruttive, per compensare ciò che non veniva fatto. Ma
in questo senso si sono impegnati pochino, anche perchè gli è mancato il
tempo, si sono estinti prima di riuscire a partorire qualche idea che fosse
davvero valida. Non si può negare che in un certo senso si siano impegnati,
qualche cosa l'hanno anche tirata fuori, tipo la "crescita sostenibile", che
nessuno ha mai capito cosa fosse, tantomeno gli stessi Verdi. Si, perchè...
anche quando qualche società privata si metteva in testa di costruire che
so, una centrale elettrica eolica (con il vento) a largo delle coste
pugliesi, arrivavano lo stesso i Verdi, con sempre in testa Pecoraro Scanio,
e si opponevano a causa dell'impatto ambientale! Protestavano contro il modo
meno inquinante che ci sia di produrre energia, INCREDIBILE! Infatti il
problema vero non credo fosse l'impatto ambientale, il problema vero doveva
essere un altro, faccio solo un'ipotesi, magari che so... l'iniziativa della
cosa non doveva essere privata, doveva essere pubblica, così Pecoraro Scanio
poteva metterci dentro qualche centianaio di suoi accoliti, spacciandoli per
tecnici o "consulenti". Nella passata legislatura il vero scandalo non è
stato quel poveraccio di Mastella e sua moglie, il vero scandalo è stato
Pecoraro Scanio, che appena arrivato al Governo ha nominato qualcosa come
344 e dico TRECENTOQUARANTAQUATTRO consulenti, pagati a nostre spese!!!
Sapete quanti consulenti aveva Mastella? Nemmeno uno, e non ditemi che sono
buono con Mastella perchè basta andare a leggere quello che di lui ho
scritto negli altri due miei blog per accorgersi che mi stava sulle balle.
Comunque peggio di Pecoraro Scanio ha fatto solo Rutelli, bellino lui, che
di consulenti ne aveva 436, e guarda caso tra Rutelli e Pecoraro Scanio sono
sempre intercorsi ottimi rapporti, Dio li fa e poi li accoppia, salvo poi
estinguerne uno e mandarne a spasso un altro facendo vincere la carica di
Sindaco di Roma ad Alemanno. Dio c'è, c'ho le prove. (continua)

Lucertole e zanzare tigre

29 giugno 2008

Me ne sto qui nel mio giardino, a prendere il sole di questo giugno strano. Sono steso sul mio lettino, identico a quelli degli stabilimenti balneari della mia città, occhiali a specchio sul naso, birra ghiacciata nel frigobox, sigari e giornali, ho persino rispolverato il mio fantastico stereo portatile con cui andavo in spiaggia come un coatto quando ero più giovane, appena dieci anni fa (ok ok diciamo anche dodici). Non mi sono fatto mancare nulla, ma abitare al mare, avere la fortuna di poter andare in spiaggia a piedi e invece prendere il sole in giardino, non sarà un controsenso? Veramente stamattina ho provato ad andarci in spiaggia ma l'ho trovata piena di lucertole, si di lucertole. Targhe di Roma, Terni, Perugia. Appena arriva il solstizio d'estate, mai prima, ogni fine settimana in cui il sole splenda, le lucertole escono dalle loro tane ed arrivano. In spiaggia le lucertole le puoi riconoscere ad occhio nudo, le vedi tutti i fine settimana o quasi e tutti i fine settimana sono negli stessi posti, con le stesse pelli chiare, sempre scottate e spellate. Sei ore di sole ogni sei giorni fanno questo effetto, una eterna scottatura e spellatura. Dovrebbero usare delle creme ad alta protezione per evitare di scottarsi dove sono già scottati, ma vaglielo a spiegare. Noi no, noi nati e vissuti da sempre al mare, noi con la pelle cotta dal sole e dal sale, fin da bambini, noi con le nostre carnagioni olivastre e gli occhi chiari, noi cominciamo a prendere il sole quando è ora, a maggio, qualche volta ad aprile, e non quando lo dice il calendario, per questo abbiamo tutto l'anno un bel colorito ed un aspetto sano. Non ci piace, non mi piace mischiarmi alle lucertole, quelle che arrivano con i loro camper ingombranti, pieni di ogni comfort, a partire dalla immancabile cucina. Le lucertole costringono le loro mogli a cucinare pietanze pesanti, piene di olio e grassi, e poi a lavare piatti unti e pentole incrostate, una moglie di una lucertola non va mai in ferie, peggio delle schiave, molto peggio delle serve. Quando se ne vanno poi lasciano sempre cumuli di spazzatura. Se va bene si tratta di montagne di sacchetti dell'immondizia, se va male si tratta di spazzatura sparsa ovunque. Mai che se la portino via la loro sporcizia, eppure dentro i loro camper di spazio non ne manca. Poi in spiaggia le lucertole piantano ombrelloni ridicoli, con fantasie piene di disegni assurdi a colori vivacissimi, con quei delfini gialli o quegli elefantini rosa che sogno quando mangio pesante. Le lucertole più dignitose usano ombrelloni solidi, di legno e tela di cotone, le lucertole risparmiose usano ombrelloni leggeri, di metallo e tela di nylon, che un soffio di vento porta via, le lucertole accattone usano ombrelloni pubblicitari, non ho parole. Noi invece, noi abitanti di questa valle stretta e corta che sfocia nel mare, questa valle che in mezz'ora di macchina sei dai campi da sci in spiaggia, noi portiamo solo una borsa a tracolla, un telo mare e una bottiglia d'acqua da mezzo litro, viaggiamo leggeri per non sudare, per non avere la sabbia appiccicata addosso già prima di stenderci, come fanno invece loro, le lucertole. Insomma, mi sono sentito invaso dai barbari, ho girato i tacchi, me ne sono andato e ora sono qui, in esilio volontario.


"Cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente? Sei tu che vuoi o in fin dei conti non ti frega niente".

Ho acceso lo stereo e messo il primo CD, inizio con la musica italiana, partiamo piano, ma non troppo. La prima Beck's è andata giù che era una bellezza, mi piace cominciare bene le cose, più che far bene le cose mi piace cominciarle bene, quando si comincia bene il resto poi viene da se. Sarà una grande giornata. All'ombra dell'ulivo vedo un nugolo di zanzare tigre che volano, sono incazzatissime e assetate di sangue, cacciano solo di giorno ma per loro sono irraggiungibile. Io me ne sto sotto il sole, un sole forte e cocente, e loro sono piccole e nere, come Calimero, solo un metro o poco più ci separa ma se attraversassero quel metro cadrebbero stecchite, bruciate da un sole troppo forte per loro. Le guardo, ma vederle lì incazzate e impotenti non mi basta. Pensarlo e farlo è un attimo. Entro in casa e ne esco con una bombola di Raid "li ammazza stecchiti". Non possono scappare, il cono d'ombra è la loro salvezza ma anche la loro prigione, e io in quel cono d'ombra lascio cadere dall'alto una nuvola di insetticida. Dopo pochi attimi le zanzare sono sterminate. Ne osservo qualcuna agonizzare a terra, ce ne vorrebbero delle altre per divertirmi ancora, sono sadico e spietato, che ci volete fare?

"Nato da un sospiro o da un temporale, l'ostetrica ti batte e non ti chiede come va".

Mi sono tolto anello e orologio, prendo sempre il sole senza orologio e senza anello, e ogni volta che li tolgo sorrido ripensando a quante volte ho fatto finta di essere sposato per non avere scocciature.

"Sposato? Tu? Ma se porti la fede sulla destra".
"Se è per questo porto anche l'orologio a destra, porto tutto a destra, io".

"Fai comparire una donna, fai apparire una donna, faremo apparire una birra noi, se vuoi".

Un'altra bella birra, si idea grandiosa, la prendo dal frigobox, la apro e via, glu glu. Sto sudando e sento la pelle che tira e che sta assorbendo colore. Sto diventando nero, lo sento, divento nero ad una velocità incredibile, a volte per non offendere un latticino che mi chiede quanto tempo io abbia impiegato ad abbronzarmi, mento spudoratamente dicendo che ho fatto anche delle lampade per non dire che mi sono abbronzato in appena due ore al sole, magari si incazza. Un pensiero mi balena in mente, domani andrò a lavorare vestito sportivo, giacca blu, jeans scoloriti, stivali neri e... camicia bianca, per far risaltare ancora di più l'abbronzatura. Sarò un direttore anomalo, e chi so io direbbe che sono "da mani addosso". Chissà cosa starà facendo ora quel superbo esemplare di femmina? E' una vita che non la sento.


"This girl I know needs some shelter, She don't believe anyone can help her".

Evvai con la musica straniera, la mia preferita. I CD vanno e vengono dallo stereo, mi piace farmi delle selezioni musicali saltellando da un disco a un altro, è una deformazione che mi è rimasta da quando facevo il conduttore radiofonico. Quando lavoravo in radio padroneggiavo qualcosa come diecimila titoli di canzoni e odiavo che mi si definisse D.J. "Non sono un D.J. SONO UN CONDUTTORE". E che cavolo, i D.J. stanno sempre con la cuffia sulla testa e della musica ascoltano solo i colpi di batteria, per far entrare a ritmo la canzone successiva, ma che gusto c'è? E' ascoltare musica quello? Io mettevo canzoni, poi ci ballavo e cantavo a squarciagola sopra, e ancora lo faccio, questo si che è divertimento!

"(Love)love is a verb, love is a doing word, feathers on my breath, gentle impulsion, shakes me makes me lighter, feathers on my breath".


Dovrei finire quell'articolo sulla Legge Biagi per il mio blog, avevo promesso che lo avrei terminato, ma sono ad un punto morto. Apro il giornale per cercare spunti e comincio a leggere, ma la mia attenzione è attratta da una notizia incredibile. Per la prima volta dall'ultima glaciazione, il passaggio a Nord Ovest si è liberato dai ghiacci. La notizia è preoccupante ma un pò mi fa sorridere, perchè proprio nella prossima puntata di Super Quark parleranno dell'inizio dei lavori di allargamento del canale di Panama. Il canale però è stato scavato per evitare la circumnavigazione verso Sud del continente americano, proprio a causa del fatto che il passaggio a Nord Ovest era sempre chiuso dai ghiacci, almeno si credeva. Ma ora il passaggio si è aperto e quindi stanno per buttar via una paccata di miliardi di dollari, perchè passando a Nord si risparmierà non solo la metà del tempo ma anche un sacco i soldi per pagare il salatissimo costo di transito per il canale che non è mica gratis. Mi faccio due conti e mi accorgo che sarà la prima volta che uno stato, quello di Panama, andrà in bancarotta per colpa del riscaldamento globale. Anche questo è un buon inizio, magari tutti gli altri si sveglieranno.

"Her love rains down on me easy as the breeze, I listen to her breathing it sounds like the waves on the sea".

Guardo l'orologio e mi accorgo che è ora di pranzo, mi ricordo di avere nel frigo un bel melone maturo e freddo, e una cartata intera di prosciutto appena tagliato. Guardo il mio tavolino all'ombra del terrazzo, tutti fiori sono mossi dalla brezza, deve farci un bel fresco lassù e le zanzare lì non ci si accostano, l'ho interamente circondato con cascate di parigini, fiori bellissimi, ma che per le tigre sono repellenti. Mi immagino al mio tavolino, con il melone, il prosciutto, la birra e il pane arabo, mi immagino mangiare all'ombra e al fresco mentre guardo il mio piccolo televisore a cristalli liquidi. Niente piatti unti, niente pentole incrostate, niente delfini gialli o elefantini rosa. Secondo voi, oggi lo scriverò quell'articolo? Oggi non so, ma adesso di sicuro no.

sabato 11 aprile 2009

Salò?

26.04.2009

Ieri il Berlusca, in polemica con Veltroni, ha detto che "bisogna anche capire le ragioni dei ragazzi di Salò". La frase è emblematica del tipo di persona che ci sta di fronte. Capire cosa? Non c'è niente da capire, c'è solo da studiare, studiare la storia! E' pur vero che, come ha detto Arrigo Petacco, "le menzogne degli sconfitti diventano crimini di guerra e le menzogne dei vincitori divantano storia", ma in questo caso la storia, quella vera, è ancora viva, pur a distanza di 60 anni, ed è viva nel racconto di chi ha vissuto quel momento storico. Per sfortuna del Berlusca di testimoni di quegli eventi ce ne sono ancora parecchi, per fortuna (si fa per dire dire) del Berlusca, di sopravvissuti alle torture fasciste ce ne sono pochi, ma solo perchè in sostanza era difficile sopravvivere se si veniva catturati. Allo stesso modo, è pur vero che non è possibile prendere come valida rappresentazione storica lo scioccante film di Pasolini "Salò, le 120 giornate di Gomorra", nel quale il regista italiano raccontò con toni sopra le righe la Repubblica Sociale Italiana, ma solo per farne una metafora ed una rappresentazione simbolica di qualsiasi potere assoluto e repressivo. Per tutti questo motivi tenterò, brevemente, di riportare i fatti all'interno della storia.


La Repubblica Sociale Italiana fu fortemente voluta dai tedeschi, per dare una parvenza di Governo Nazionale a quelli che a tutti gli effetti erano territori militarmente occupati dal Reich dopo l'Armistizio. Storicamente le forze armate della R.S.I. diedero un contributo molto limitato agli eventi bellici. Dopo l'8 settembre i tedeschi non si fidavano più degli italiani e quindi Solo la fedelissima X Flottiglia MAS di Borghese e alcune divisioni alpine, direttamente addestrate in Germania, ebbero un ruolo attivo al fronte. Il resto delle forze armate di Salò fu impiegata esclusivamente nella repressione contro la lotta partigiana e, fatto ancor più grave, nel dare l'avvio effettivo allo sterminio degli ebrei italiani. Le leggi razziali Fasciste del 1938 avevano reso molto difficile la vita alla popolazione ebraica italiana, ma fino alla instaurazione della R.S.I. la situazione degli ebrei italiani non aveva davvero nulla a che vedere con quella drammatica degli ebrei del resto d'Europa. Fu solo con la Repubblica di Salò che anche in Italia i tedeschi ebbero mano libera e, con l'ausilio delle truppe della R.S.I., diedero applicazione alla "Endlosung" (soluzione finale) anche da noi. Il fatto poi che le truppe italiane fossero state addestrate in Germania, e l'incontestabile sindrome da accerchiamento dovuta alla situazione in cui esse si trovarono, sono alla radice della particolare spietatezza che caratterizzò l'operato delle truppe di Salò, pur con sporadici esempi di ribellione, e causarono tutta una serie di eventi sulla cui efferatezza e violenza preferisco sorvolare.

Allora io mio chiedo: cosa dovrei capire, chi dovrei capire???
Potrei e posso capire chi partecipò a quei fatti, forzato dagli eventi e che per codardia non abbia trovato il coraggio di sottrarsi agli ordini ricevuti, ma che in seguito abbia fatto ammenda e si sia pentito del suo operato. Non posso e non potrò mai capire chi da quelle azioni e da quel momento storico non abbia mai preso le distanze e che dichiari apertamente di non aver mai rinnegato il fascismo, vero senatore Ciarrapico? Francamente mi meraviglio del fatto che sia ancora a piede libero e non sia stato arrestato per apologia del fascismo, reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645, tanto per intenderci. Probabilmente a questi fatti e alle rivisitazioni storiche dovremo abituarci. Ciò che mi fa sorridere è il fatto che Berlusconi durante la campagna elettorale abbia sempre negato vivacemente la deriva a destra della sua ideologia e della sua compagine politica. Ma allora, questa cos'è? Io vi avevo avvisati. Grazie.

mercoledì 8 aprile 2009

E' Giustizia?

12 marzo 2008

Uff... ci sono le elezioni alle porte, dovrei e vorrei parlare dei programmi dei due maggiori partiti, metterli a confronto, me li sono stampati apposta, me li sono studiati per notti intere, li ho persino annotati, nel mio stile, a matita, perchè la matita è il computer dello scorso millennio, ti permette di riflettere e correggere tutte le volte che vuoi, ma non ce la faccio, lo farò, ma ora non ce la faccio. In questo momento, e da diversi giorni ormai, sto riflettendo su come la vita possa essere beffarda e ingrata, sto pensando a come in un batter d'occhi tutto si possa rivolgere contro di noi, mi accorgo che basta un niente per trasformare il nostro quieto vivere quotidiano in un incubo senza fine, e tutto ciò mi spaventa. Ricordo nitidamente come da ragazzino fossi un terremoto, ricordo di essere stato riaccompagnato più volte a casa da qualcuno che aveva da riferire ai miei genitori qualche mia bravata. Ricordo che più volte sono scappato per sottrarmi a qualche giusta e meritata punizione, e ora mi rendo conto di essere stato fortunato, mi rendo conto che avrei potuto mettere nei guai i miei genitori, che pure mi hanno dato una educazione perfetta e amorevole. Se, ad esempio, la mia abitudine di andar a mettere sassi sui binari della ferrovia, per vedere il polverone bianco che si alzava al passaggio del treno, si fosse risolta in un incidente per me, i miei genitori avrebbero passato dei guai, magari sarebbero stati accusati di "abbandono", come il padre di Ciccio e Tore. Ma i miei erano tempi diversi, non c'era la pressione mediatica di oggi, non c'era la curiosità morbosa, e sopratutto c'era poca televisione. I miei genitori avrebbero potuto piangere tutte le loro lacrime quasi in santa pace e nessuno li avrebbe disturbati. Oggi, no, oggi si fa un gran parlare di privacy, di tutela della sfera privata, ma sempre più spesso leggiamo sui giornali, ed ascoltiamo alla radio e alla TV i racconti di cose che andrebbero taciute, per rispetto, per moderazione, per pudore. Invece i toni sono sempre più alti ed accesi. I poveri Ciccio e Tore sono morti, per le ferite riportate uno, e di stenti l'altro, ma una cosa è dirla così come l'ho descritta io, un'altra cosa è invece dire e ripetere, ovunque, a qualunque ora e con qualsiasi mezzo, che "Ciccio è morto dissanguato e Tore è morto di fame e di freddo dopo aver tentato inutilmente e fino allo sfinimento di risalire il muro". In definitiva il virgolettato corrisponde alla verità, i fatti si sono svolti così, ma si sta parlando di due bimbi, appartenenti ad una famiglia ed inseriti in una comunità, i giornalisti si chiederanno quale sia l'effetto di affermazioni così brutali, ancorche rispondenti alla verità, su chi ha amato Ciccio e Tore? Perchè amplificare così il dolore di chi gli ha voluto bene? Perchè non mitigare le parole, perchè non descrivere con meno crudezza e meno realismo? E' così indispensabile rinnovare in ogni momento l'orrore? La risposta è semplice: le frasi ad effetto aumentano le vendite, esattamente come il mostro sbattuto in prima pagina. Ed eccolo il mostro, il padre, in galera, come tutti i mostri ma... per quale perverso sistema giudiziario, si imprigiona un genitore accusandolo di omicidio prima ancora che i corpi dei bimbi siano stati ritrovati? Solo sul sospetto che li abbia uccisi? Signori... se non si trova il corpo non c'è omicidio, se non si trova l'arma nemmeno, questo ho imparato nei miei anni all'università, quando l'università era seria, quando i corsi erano di cinque anni, e ti facevi un mazzo così perchè dovevi dare almeno 30 esami. Per condannare una persona per omicidio devono esserci: un morto e un'arma, senza i quali nemmeno si può ventilare l'ipotesi di un omicidio, e per effettuare degli arresti devono esserci delle prove concrete o un testimone con riscontri concreti alle sue testimonianze. In assenza di tutto ciò non si può procedere, non solo ad una condanna, ma nemmeno ad un arresto. Ho sempre saputo, e mi è stato insegnato, che ogni condanna deve essere pronunciata "oltre ogni ragionevole dubbio", perchè è meglio che ci siano mille assassini in circolazione piuttosto che un solo innocente in galera. Nel frattempo però deve essere cambiato qualcosa, devo essermi perso qualcosa, perchè a Gravina è stato imprigionato un uomo e tenuto in galera per mesi, accusandolo di un omicidio che non era mai avvenuto, sulla base della testimonianza di un minore CHE IN TRIBUNALE NON POTRA' TESTIMONIARE. E' la stessa Procura a riconoscere che i corpi dei due ragazzini non mostrano segni di violenze o percosse, è lo stesso Pubblico Ministero ad ammettere che non è stato omicidio. Allora mi chiedo, da cosa è motivato l'accanimento? Il padre di Gravina è agli arresti domiciliari per "abbandono", quando è lo stesso testimone "minore" a dire che i bambini erano in macchina con lui alle 21.00, e il padre è andato in caserma alle 23.00 per chiedere aiuto per la scomparsa. Due ore... cazzo... in estate io uscivo di casa subito dopo cena, alle 20.30, e ritornavo alle 23.30, i miei genitori erano dei delinquenti incalliti allora, mi abbandonavano ogni sera! E' assurdo, è incredibile, è osceno. L'accusa poi che sostiene che si tratti di omicidio involontario perchè la morte sarebbe stata causata dalla fuga dei bambini per sottrarsi ad una punizione mi fa impazzire. MA QUANDO MAI SI E' VISTO UN BAMBINO ACCETTARE UNA PUNIZIONE SENZA DISCUTERE? E' naturale, è ovvio, è normale che qualsiasi bambino che non sia un cerebroleso non accetti mai di buon grado qualsiasi punizione. Alcuni strillano e strepitano, altri scappano sperando che nel frattempo il temporale passi. Ma da qui ad accusare di omicidio involontario un uomo ce ne passa! Il dovere educativo passa anche per delle giuste punizioni che il più delle volte fanno più male a chi le impartisce che a chi li riceve. I corpi di Ciccio e Tore non avevano segni di nessuna percossa nè vecchia nè nuova, quindi il padre non era certamente un mostro manesco e violento. Perchè? Perchè? Mi chiedo, Perchè??? Perchè qualcuno non interviene? Perchè non esiste o non si crea un principio supremo di "giustizia giusta" che impedisca simili scempi e le comparsate di Pubblici Ministeri che cercano solo la fama e la notorietà sulla pelle di qualcuno che, anche se colpevole, è comunque innocente fino a prova contraria? Perchè il padre di Ciccio e Tore è stato in galera sulla base di congetture? Perchè invece un mafioso giudicato colpevole esce di galera per decorrenza dei termini, a causa di un giudice che dopo OTTO ANNI dalla sentenza non ha ancora depositato le motivazioni della sentenza stessa? Allora io chiedo l'istituzione di un gruppo di Super Ispettori, con poteri totali ed assoluti, che intervengano ad esclusiva discrezione del Ministro della Giustizia, e che abbiano il potere di sostituirsi a qualsiasi potere giudiziario, sia esso la pubblica accusa o il giudice, e riporti le cose all'interno di quel supremo principio di "giustizia giusta" fondato su poche semplici norme, che impediscano di sbattere in galera uomini per semplici congetture, che impediscano, a fronte di sentenze o di prove certe, di far uscire i colpevoli per errori della magistratura, e che impediscano ai giornali di pubblicare anche una sola parola degli atti preliminari dell'istruttoria per il processo. E non lo voglio perchè mi piace atteggiarmi a moderno Robin Hood, anzi, lo voglio perchè sono un terribile egoista, lo voglio perchè non voglio andarci di mezzo, lo voglio perchè voglio dormire tranquillo, perchè un giorno potrebbe capitare a me, o a voi, a ognuno di noi, ti trovarci in un terribile incubo da dove, con questa giustizia che abbiamo, non usciremmo mai.

domenica 5 aprile 2009

Una giornata strana

10.02.2008
Oggi non ho voglia di scrivere di politica o economia. Sarà stata l'influenza, sarà stato il freddo che ho nelle ossa, non lo so, fatto sta che ho sentito la necessità di terminare un mio racconto che avevo nel computer, da tantissimo, incompiuto. Voglio condividerlo con voi, ma per non appesantire questa pagina vi propongo questo link esterno.

Un romanzo in sei parole

Scrivere un romanzo in sei parole... possibile? Io credo di si, "qualcuno" lo ha dimostrato e altri continuano a dimostrarlo. La vita è di per se un romanzo, è fatta di sensazioni e sentimenti. Speranza, attesa, amore, felicità, morte, disperazione, sono parole che insieme già descrivono sinteticamente tutta una vita, e si potrebbe anche andare oltre. L'italiano in special modo è una lingua fantastica per esprimere in sintesi dei concetti, è una lingua piena di parole che in altri idiomi richiedono intere frasi, è una lingua densa di sfumature e di sottintesi che fanno impazzire gli stranieri. Ad esempio io sono affascinato dai diversi significati che assumono le parole invertite, "una certa questione" e "una questione certa" sono frasi composte dalle medesime parole ma che hanno due significati del tutto opposti, ed esempi di questo genere in italiano ce ne sono tantissimi. E così sono rimasto colpito dal forum in cui si stimola gli utenti a scrivere un romanzo in sei parole. Partecipate anche voi, io l'ho già fatto, purtroppo senza riflettere abbastanza su cosa stessi scrivendo, e ne è venuta fuori una cosa che avrei volutoe potuto migliorare. Ma non importa, voi cimentatevi lo stesso, cliccate sulla immagine o qui, rilassatevi, riflettete e poi scrivete, comunque vada il vostro sarà un capolavoro.

L'anno che verrà

Questo è, non lamentiamoci, lo dico da sempre, abbiamo ciò che ci meritiamo. Andreotti disse: "il potere logora chi non ce l'ha" e in quasi due anni di Governo di Prodi, la destra che il potere non ce l'aveva si è logorata in una campagna elettorale senza fine, usando toni da corrida, lanciando accuse pesantissime e sopratutto diffondendo previsioni così pessimistiche da danneggiare non poco l'immagine italiana all'estero. Sembrava che i cubani dovessero sbarcare a Ostia, sembrava che Prodi e la sua gang stessero per venderci ai cinesi al mercato nero. Cose da pazzi, da incoscienti. Berlusconi aveva così tanta fretta di tornare al potere prima di rincoglionirsi del tutto (non dimentichiamo che ha già 71 anni) da coinvolgere tutta la coalizione in una quotidiana lotta quasi armata sulle barricate, ma in definitiva non è che si sia dovuto sforzare più di tanto. Il potere logora chi non ce l'ha e sopratutto logora chi lo ha avuto e non l'ha più. Pur di tornare al potere a destra si sarebbero venduti le madri, le mogli e anche qualcos'altro, e dopo reiterati tentativi sembrava quasi che ce l'avessero fatta, sembrava che la nave prodiana fosse sul punto di schiantarsi contro lo scoglio della finanziaria, Dini aveva forti dubbi e senza i Diniani al Senato il Governo sarebbe caduto. Ma il Governo ha retto, un ex Direttore Generale della Banca d'Italia non avrebbe mai potuto lasciare la nostra Nazione sena una LEgge Finanziaria. Cose accadute solo qualche settimana fa. Fallita la famosa "spallata", a destra hanno perso il lume della ragione, o forse solo al Berlusca è saltata una vena. Sta di fatto che, complici alcune dichiarazioni incredibili da ascoltare da parte di un Leader di una coalizione, FI, AN e UDC hanno cominciato ad azzannarsi tra loro come bestie. Berlusconi, Fini e Casini si sono pubblicamente scambiati dichiarazioni da denuncia per diffamazione, la destra sembrava morta. Prodi gongolava, neanche a dirlo, ma aveva ben poco da gongolare, un economista che non sa fare i conti o che non sa fare previsioni solo la teoria può insegnare, non la pratica. Ora però a destra è tutto cambiato, ora che si intravvede di nuovo la possibilità di ritornare al potere, nella CDL è tornata la pace, tutto dimenticato, anche il neo Partito che Berlusconi voleva fondare per rubare i voti agli alleati, tutto passato, come se nulla fosse accaduto. Quello a cui stiamo assistendo è forse il più penoso spettacolo di trasformismo mai visto, da far apparire quello di Mastella un semplice equivoco. Che Berlusconi smentisca se stesso non è una novità ma che Fini e Casini facciano altrettanto questa si che è una novità, ed è grave. Ma chi è senza colpa scagli la prima pietra, onestamente chi tra di noi non si comporterebbe allo stesso modo? E quindi è ancor valido ciò che dico sempre e che ho ripetuto all'inizio: abbiamo ciò che ci meritiamo.
A sinistra non è che le cose vadano meglio, e il tutto può essere definito con una sola parola: ARROGANZA. Prodi è andato incontro alla sua mattanza con un piglio tale che un masochista non avrebbe saputo far di meglio. Certo, del senno di poi son piene le tombe, ma a ripensarci mi ci incazzo come una jena, perchè tutto questo poteva essere evitato. Che i numeri al Senato non ci fossero era chiarissimo da subito, che la maggioranza avrebbe dovuto far votare senatori attaccati al polmone d'acciaio era altrettanto chiaro. Ma quando all'inizio del Governo il Sig. Berlusconi ha proposto una collaborazione, la risposta del Mortadella è stata un secco "NO", senza nemmeno il "grazie". Male ha fatto il Professore a non riflettere di più, la politica è l'arte del compromesso e lui lo ha dimenticato, come ha dimenticato il motto: "divide et impera". Alla proposta di Berlusconi la risposta avrebbe dovuto essere di ben altro tenore, qualcosa del tipo: "siamo spiacenti, ma in campagna elettorale il Sig. Berlusconi ci ha indirizzato tante e tali accuse da rendere impossibile ogni dialogo. Non siamo perciò disponibili a collaborare in nessun modo con Forza Italia, ma riconosciamo che all'interno della coalizione ci sono galantuomini validi e affidabili". A questo punto sarebbe bastato dare una Camera e un Ministero a Fini e Casini, e ora non ci troveremmo a questo punto. Un'alleanza trasversale con Berlusconi sarebbe stata davvero improponibile, tante sono state le offese, le ingiurie e le accuse che il Cavaliere ha vomitato in faccia a Prodi in campagna elettorale. Ma i numeri risicati avrebbero dovuto meglio consigliare il Professore e con la mossa che ho suggerito avrebbe ottenuto da una parte di spaccare l'opposizione e dall'altra di delegittimare per sempre Berlusconi. Fini non avrebbe mai rifiutato un nuovo Ministero degli Esteri, carica ricoperta anche con Berlusconi, e nemmeno Casini avrebbe rifiutato la Prsidenza di una Camera, lo stesso incarico che aveva con il Cavaliere. Sarebbe stata una tattica sulla via della continuità, certo sarebbe stata dura da farla ingoiare agli alleati di sinistra ma in sostanza si trattava solo di concedere qualcosa in più del solito, perchè la Presidenza di una delle Camere è quasi sempre stata concessa all'opposizione. Ma Prodi aveva dovuto inghiottire troppo veleno, e non vedeva l'ora di prendersi le sue rivincite, solo che la vendetta è un piatto che va consumato freddo, perchè se lo consumi caldo può andarti di traverso, e di traverso è andato. A parte Mastella, che probabilmente ha fatto male i suoi calcoli e che ora nemmeno a destra vogliono più, il Governo è caduto e ora nessuno ci salverà dal ritorno di SuperNan. Il Mortadella ha imparato, la sua carriera politica è finita, ora non lo presenterebbero più nemmeno come amministratore di condominio, ma a lui che gli frega? Con tre mesi della sua pensione io ci potrei comprare un appartamento nuovo, per cui lui che problemi ha? I problemi ora sono tutti nostri. Veltroni non ha fatto in tempo a sfruttare la crisi nella destra e i colloqui che aveva in corso con Fini e Casini ormai sono stati azzerati. A destra di parlare di nuova legge elettorale non gliene può fregar di meno, a loro sta bene così com'è, e lasceranno che sia attuata la legge proposta dal referendum, che tanto anche per quella hanno già pronto l'escamotage. In mezzo ci siamo noi, 52 milioni di italiani, a cui spettano tempi duri. Mi viene da pensare al Federalismo tanto voluto da Bossi e che, mi spiace ammetterlo, dopo la monnezza napoletana ora voterei anche io. Mi vengono da pensare tante cose e tante altre leggi ad personam, visto che il Professore tanto ha detto ma poco ha fatto. Il conflitto di interessi non è stato chiarito ad esempio, e Rete 4 potrà continuare a trasmettere nonostante che occupi abusivamente (in forza di leggi "speciali") le frequenze assegnate ad Europa7. Scommettiamo? E ricominceremo con il solito teatrino, i falsi in bilancio continueranno ad essere depenalizzati, ma provate a sbagliare un rigo nella vostra dichiarazione dei redditi e poi vedete se non vi fanno un culo come quello di una scimmia. I redditieri che hanno 5 milioni di euro o più e che campano solo di interessi senza fare un cacchio dalla mattina alla sera, su quegli interessi a cinque o sei cifre continueranno a pagare una imposta del 12,5% mentre a voi continueranno tutti i mesi a fare la ritenuta del 33% sui vostri sudatissimi 1.500 euro lordi, e del 27% sui miseri interessi dei vostri libretti di risparmio o conti correnti. Tutto tornerà come prima e peggio di prima, perchè ora potranno farlo. Io da qui mi sono sgolato e la mia coscienza è a posto, ma se davvero farete vincere di nuovo il Berlusca, il primo che poi si lamentasse vedrebbe di me la mia parte peggiore, quella che non a tutti mostro. Perchè se questo Blog si chiama Sado-Caustico un motivo c'è. Buona serata.

Rivoluzione? Casomai reazione.

28.01.2008.

La foto qui sotto è l'immagine di un articolo comparso oggi nel
la home di una community virtuale a livello nazionale.Prima di tutto mettiamo i puntini sulle "i" e chiariamo subito che parlare di destra rivoluzionaria è una contraddizione in termini. Per convenzione solamente la SINISTRA E' RIVOLUZIONARIA, mentre la DESTRA E' REAZIONARIA, così come per convenzione alla sinistra si assegna il ruolo di difendere i diritti del popolo e alla destra invece si collega la difesa dei diritti dei più ricchi. La rivoluzione è sempre della sinistra, del popolo, mentre la reazione parte dalla destra ed è il tentativo delle classi privilegiate di acquistare ancor più potere. E' doveroso però chiarire che non è la Community di Libero ad aver fatto confusione sui termini, E' INVECE LA DESTRA CHE DA QUANDO E' ALL'OPPOSIZIONE SI SPACCIA COME PALADINO DEL POPOLO. Lo Psiconano & Co. ormai da quasi due anni non fanno che usare tematiche di sinistra, parlando di disagio, malcontento, e sopratutto di aumento dell'imposizione fiscale e delle tasse. La destra dimentica però che l'unica volta in cui ha operato una riduzione delle tasse lo ha fatto solo a favore dei redditi più alti, ed è noto che il Cavaliere da questa operazione ci abbia guadagnato qualcosa come 500.000 euro netti di risparmio fiscale. La destra dimentica di aver lasciato lo Stato Italiano sull'orlo della bancarotta quando era al Governo. Non appena le indagini stratistiche cominciarono a dare come risultato la sconfitta della destra, Supernan iniziò ad operare tante e tali spese pazze e dissennate da prosciugare le casse. Sembravano manovre elettorali, ma era solo la volontà di fare in modo che la sinistra all'insediamento non trovasse un centesimo da spendere e non potesse fare altro che mettere le mani nelle nostre saccocce , salvo poi rinfacciarglielo a ogni piè sospinto. Ce lo siamo dimenticati che, appena insediato Prodi, l'ANAS denunciò di non avere nemmeno i soldi per chiudere le buche nelle strade? E, guarda caso, ce lo siamo dimenticati il Ponte sullo Stretto? Il Ponte verso il nulla! Una storiella da 5 miliardi di euro, una paccata enorme di soldi per collegare il continente ad un isola dove esistono si e no 100 km di autostrade, governata da un "signorino" che è stato condannato a 5 anni di reclusione per aver favoreggiato alcuni mafiosi, ma al quale, per grazia ricevuta, è stato derubricato il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso. Come dire: se ti intrattieni sessualmente con una checca, lui rimane checca, ma tu non lo sei necessariamente. Suvvia siamo seri...
Tutto questo mi è servito solo per stare a posto con la mia coscienza, per chiarire che destra e popolo non sono mai andati a braccetto e che quando ciò è accaduto erano i tempi del famoso "armiamoci e partite", e tutti sappiamo come sia andata a finire. Ho voluto solo denunciare il tentativo della destra di far confusione con i suoi discorsi populisti, e ho voluto avvertire che credere in una destra rivoluzionaria equivarrebbe a credere agli asini che volano. Questa è storia, non sono chiacchiere, e una seconda marcia su Roma avrebbe esattamente gli stessi contenuti della prima. Detto questo non ho molto altro da dire, tranne che dichiarare apertamente qui, fin da ora, che se mai ci dovesse essere una nuova marcia su Roma, sapreste da che parte trovarmi.

Le persone speciali

26.01.2008

Per una volta scriverò di un argomento leggero, niente politica, storia, economia, niente di tutto questo. Ieri ero nell'ufficio di un mio cliente primario, un grande ente no profit che mi da molto lavoro. Stavo parlando per la prima volta con la direttrice, una bella donna, molto intelligente ed appassionata nel suo lavoro. Mentre il colloquio si dipanava affrontando tutte le asperità dei temi in agenda, il mio sguardo è caduto su un quadretto che stava alle spalle della donna. Era una semplice cornice di legno di un colore in contrasto con il resto dell'arredamento, non conteneva una foto nè una immagine ma una frase, una frase stupenda, illuminante. La direttrice si è accorta che non la seguivo più, che ero distratto. Dalla direzione del mio sguardo ha capito immediatamente cosa avesse attirato la mia attenzione, e mi ha detto: "lo sa, sono sei anni che sono qui, ma lei è la prima persona che la nota, eppure è stata la prima cosa che ho portato quando sono arrivata", al che io le ho risposto: "la prego, me ne faccia una fotocopia". In un attimo la fotocopia era pronta. Uscendo dall'ufficio le ho detto: "è strano che mai nessuno l'abbia notata, ha anche una cornice di un colore che contrasta con il resto". La signora mi ha guardato e con un sorriso triste mi ha risposto: "le persone speciali sono come papaveri in un campo di grano, tutti li guardano, ma pochi li vedono". Me ne sono andato senza aggiungere una parola, perchè non c'era niente da aggiungere. Non so se la conosciate, ma lo stesso voglio condividerla con voi:


ci vuole solo un minuto per notare una persona speciale
ci vuole solo un'ora per apprezzarla
ci vuole solo un giorno per volerle bene
ma ci vuole tutta la vita per dimenticarla

(Charlie Chaplin)


Prepariamoci, arriva la recessione.

24.01.2008

Lo so che dovremmo continuare a parlare dei problemi nostri, del Governo, delle Elezioni, eccetera eccetera. Ma la prossima inevitabile crisi americana sarà anche un problema nostro, il crack che si prepara negli USA ci coinvolgerà, è meglio quindi essere pronti e non farsi cogliere impreparati.

Senza addentrarmi in spiegazioni dettagliate, prima di tutto farò una descrizione di ciò che sta accadendo oltre oceano, poi chiarirò cosa possiamo aspettarci qui da noi, ed infine darò qualche consiglio su come comportarci.

La FED ha tagliato i tassi americani dello 0,75%, ciò significa che ora in America il denaro costa molto meno. E' stato un taglio enorme, abnorme, inaspettato, che trova un precedente solo nei giorni successivi alla crisi dell'11 settembre. Il taglio sui tassi è stato concesso con il solo scopo di continuare nel comportamento suicida di sempre, e cioè finanziare la "crescita" americana tramite l'indebitamento delle famiglie e delle aziende. Ho parlato di ciò che sta accadendo, e in un certo senso avevo già descritto e previsto tutto ciò qui , quindi non ci sprecherò sopra troppe parole. Oggi però si affaccia sullo scenario una nuova ipotesi, la FED infatti ha supinamente obbedito alle direttive del Sig. Bush, il quale sa bene che il suo partito perderà le elezioni presidenziali, e quindi sta preparando una mela avvelenata per il successore che sarà Democratico. Lo scopo di Bush è chiaro: mantenere in vita il "moribondo" con questo tipo di interventi finchè il turno di guardia medica non cambierà e poi, quando l'ammalato morirà, sarà colpa del nuovo medico, chiaro no? Che il nuovo Presidente sia Obama o Hillary non importerà, appena eletto dovrà affrontare la peggiore crisi economica dell'ultimo mezzo secolo e ci lascerà le penne, perchè le risorse monetarie della FED saranno esaurite, i margini di manovra sui tassi pure e non ci saranno più risorse e tempo per interventi strutturali.

La recessione americana che bussa alle porte ci coinvolgerà, è sicuro, purtroppo nel mercato azionario italiano basta che una farfalla faccia una petina nella Borsa di New York, che in quella di Milano tutti gli operatori se la fanno nei pantaloni (mio libero riadattamento della Teoria del Caos). Quando il crack sarà evidente verranno bruciati migliaia di miliardi di euro al giorno in vendite massive di titoli che si deprezzeranno a velocità incredibili. Molta gente potrebbe trovarsi sul lastrico, molti risparmiatori potrebbero di nuovo perdere tutto. Ci aspettano giorni molto difficili e l'importante sarà non perdere la calma e attendere che si tocchi il fondo senza troppi patemi d'animo. Infatti le aziende europee avranno un grosso vantaggio rispetto a quelle americane: le europee sono sane e sopravviveranno ,quelle americane non sono sane perchè sono troppo indebitate, e l'economia americana lascerà sul tappeto centinaia di cadaveri di imprese fallite. Dopo che la crisi si sarà stabilizzata al minimo storico delle quotazioni, qui da noi comincerà la ripresa, per il semplice motivo che le aziende americane sparite lasceranno ampie quote di mercato per le aziende europee. Aspettiamoci licenziamenti, ma sarà una cosa passeggera, il mercato finanziario è altra cosa da quello dell'industria, la ripresa comincerà in pochi anni. Per cui: nervi saldi, sarà un dissanguamento ma ci riprenderemo.

Cosa fare quindi? Come ho detto, nei prossimi mesi le manovre monetarie della FED e le sue ingenti immissioni di liquidità conferiranno una sostanziale calma nei mercati mondiali, tutto rimarrà quasi tranquillo fino al cambio della guardia a Washington, solo poi la bomba scoppierà. Abbiamo quindi qualche mese per prendere i necessari provvedimenti, un tempo sufficiente a metterci in salvo. Innanzi tutto sarà bene che chi ha in portafoglio azioni coinvolte in qualsiasi modo con l'America se ne disfi, decisamente ma senza fretta, il mercato dei prossimi mesi sarà caratterizzato da alti e bassi, aspettate i rialzi e quando arrivano vendete, tenete duro durante i ribassi e non vi immischiate in vendite in eccessiva perdita. Anche se avete dei fondi di investimento, controllate in quali titoli sono stati investite le vostre quote, e se ci trovate anche solo la puzza di stelle e strisce switchate tutto su altri fondi, monetari, bilanciati, qualsiasi cosa, purchè non abbia nulla a che fare con gli States. Tenete presente ad esempio che il dollaro si deprezzerà tantissimo, ma al contempo euro e yen si apprezzerano di conseguenza e quindi un fondo monetario, dopo una iniziale perdita potrebbe crescere bene. Se avete liquidità in eccesso o se avete titoli a tasso fisso in portafoglio, è il caso che ci acquistiate qualcosa a tasso variabile, ci attende un periodo non molto breve in cui i tassi saliranno, per cui... con delle obbligazioni a tasso variabile vi beccate tutti i rialzi (e sperate che le banche non trovino conveniente rimborsarvele prima della scadenza... possono farlo). Per lo stesso motivo, se dovete fare una spesa, come l'acquisto di una casa, fatelo ora, fatelo prima della crisi, e pretendete il tasso fisso. Non fatevi abbindolare dalle vostre banche di sempre, le banche italiane sui mutui propongono tassi fissi molto più alti di quelli variabili, ma esistono altri operatori, per lo più esteri, che invece praticano tassi fissi molto vantaggiosi. Non posso fare nomi, sarebbe pubblicità indebita ma inofrmatevi, cercate anche in internet e vedrete che un mutuo ipotecario al tasso fisso del 5,5% per 10 anni o al 5,75% per 15 anni non sono una chimera (il mio Istituto non va sotto il 7% a 10 anni ma solo per OTTIMI clienti).

Credo sia tutto quello che ho da dire, se qualcuno volesse qualche chiarimento o suggerimento specifico la mia mail è aperta

Caro elettore dell'UDEUR

21-01-2008


Caro elettore "ultracattolico", questo messaggio è per te, per te che alle prossime elezioni, voterai lo stesso partito, come sempre, ma ti guarderai bene dal dirlo. Questo è per te, che non potrai ammettere la tua appartenenza, perchè non vuoi che si capisca che tuo figlio lavora in Comune grazie a qualcuno, o perchè non puoi far nascere sospetti su come tu abbia ottenuto la casa popolare nonostante nella tua famiglia entrino due stipendi e due pensioni. Oppure qualcuno potrebbe chiedersi come possa tua madre, che vive con te, avere uno stato di famiglia per conto suo, o come tu, che hai ancora i capelli neri e giochi a calcetto tutti i venerdì, possa essere già in pensione da un paio di anni al 100% dell'ultimo stipendio. Caro pretoriano del Vaticano, sono stato da sempre un uomo di sinistra ma qui lo dico e qui lo confermo, ne ho piene le pacche di vedere ogni mese i miei 1.000 euro di trattenute sullo stipendio e di sapere che buona parte di quei soldi sudati vanno a finire nelle tasche di gente come te. Ne ho piene le pacche di pagar sempre più tasse per mantenere gente come te e come quelli che su di te hanno costruito il loro potere e la loro ricchezza. Sono stanco, stufo di dovermi chiedere se il medico che mi sta curando è bravo o se abbia la tessera giusta. Perchè diciamocelo, la nostra italietta di oggi paga gli sbagli di 60 anni di questo modo di far politica. Tutti si sono riempiti le tasche, tutti si sono venduti, centro, sinistra, destra, nessuno escluso, ma questa è la prima volta che per colpa del ricatto di uno solo, e ripeto: UNO SOLO, ci va di mezzo una nazione intera. Non voglio pensare che il tuo Boss alle prossime elezioni salti per l'ennesima volta lo steccato, non voglio pensare che il tuo Boss e lo Psiconano si siano accordati per togliere di mezzo questa Magistratura che è l'unico baluardo rimastoci contro lo scempio che state facendo di questa democrazia. Non lo voglio pensare e non ti auguro che vada così, perchè diventeresti un fantasma, un signor nessuno, saresti costretto a presentarti a votare alle 6 di mattina per non essere visto, e dovresti poi convivere con la tua coscienza. Questo lo so, è l'ultimo dei tuoi problemi, ma un dubbio voglio fartelo sorgere, ti cito per questo la definizione di furto che è: "impossessarsi di una cosa altrui".

E tu caro elettore ultracattolico, che hai quella pensione non meritata, che hai quella casa che non ti spettava, che hai ottenuto quei favori a scapito del merito di altri, tu per tutto questo brucerai all'inferno,

E NON CI SONO CAZZI!


Riflettici.

Pepponiani di tutto il mondo unitevi.

16.01.2008

La farsa si è consumata, il Papa ha rinunciato alla sua visita all'Università La Sapienza.Benedetto XVI ha un altro stile, un altro spessore, è diverso dal suo predecessore che lui chiama "Ciofanni Paolo II". Woityla nel 1991 la visita la fece, si beccò le contestazioni, le urla e le ingiurie, fece il suo discorso e riuscì persino a ringraziare "per la buona accoglienza". Che i due Pontefici fossero diversi tra loro lo si sapeva fin dall'inizio, quello che invece soprende è la nota della Conferenza Episcopale che esprime la propria incondizionata vicinananza al Papa, oggetto: "di un gravissimo rifiuto che manifesta intolleranza antidemocratica e chiusura culturale". E' proprio il caso di osservare "da quale pulpito giunga la predica. Tralasciamo l'accusa di antidemocrazia, considerando che viene da un "pulpito" che di democratico non ha proprio nulla. Ciò che mi innervosisce è l'accusa di "chiusura culturale", formulata proprio da chi condannò Galileo Galilei. Male ha fatto il Papa, anzi malissimo. Sarebbe stata una occasione unica per riconciliare la scienza e la religione, proprio lui infatti nel 1999 prese coragiosamente le difese di Galileo, e durante il suo discorso avrebbe potuto benissimo ricordarlo a chi lo accusava del contrario. E' però il caso di spiegare bene cosa sia accaduto. Il Rettore dell'Università ha invitato il Papa che ha accettato. In un documento, alcuni Docenti, per la verità solo 67 su 5.000, hanno dichiarato la loro contrarietà. Su questa scia alcuni collettivi studenteschi hanno chiesto l'autorizzazione di manifestare, autorizzazione del pari concessa dal Rettore. A questo punto il Papa ha rinunciato. Nessuna minaccia al Papa, nessun pericolo per la sua incolumità, solo il sano desiderio di alcuni seguaci di Peppone di far cagnara con il Boss di Don Camillo. Sono un Pepponiano ultraconvinto, lo ammetto senza pudore, e ho fatto mia la frase storica pronunciata dal Sindaco di Brescello: "No, Nostro Signore non da fastidio proprio a nessuno, sono i preti che danno fastidio". Più chiaro di così...
La Chiesa celebra i suoi martiri elevandoli al rango di Santi e Beati, ma il martirio non da tutti è gradito, anche quando si tratta di un martirio puramente ideologico. I tempi cambiano o forse, più semplicemente, questo Papa è sempre meno disposto ad esser emesso in discussione, e da lui dovremmo accettare lezioni di democrazia? Amen.

La Storia della Seconda Repubblica

14.01.2008

Prima parte
Da Mister Xi al Cavaliere Imbandanato.

C’era un volta un leader politico italiano che era davvero fortunato e bravo, e che chiameremo Mister Xi. Era molto fortunato, soprattutto perché andò al potere quando lo shock petrolifero degli anni 70 era già passato, quando il fondo era già stato toccato e le cose potevano andare solo in meglio. Era anche bravo, soprattutto a far credere che il benessere di allora in Italia fosse tutto merito suo. Su una cosa poi era bravissimo: come riusciva lui a trovare “finanziamenti” per il suo partito non ci riusciva nessuno. Questo Mister Xi per anni e anni volò di successo in successo, sia a livello nazionale che internazionale, sembrava inarrestabile, e la sua vera potenza stava nel fatto di riuscire ad essere contemporaneamente tutto e il contrario di tutto. Ad esempio: pur appartenendo alla sinistra storica italiana, era allo stesso tempo ferocemente anticomunista. Ad un mio amico fraterno poco prima di morire Mister Xi disse: “ricordati, con chiunque, ma mai con i comunisti”, ciò nonostante, pur essendo un anticomunista, nei fatti era, ma non dichiaratamente, sicuramente anche antiamericano. A questo proposito deve senz’altro essergli riconosciuto il merito di essere stato l’unico Leader Occidentale che abbia personalmente condotto una manovra militare di accerchiamento di una unità di Marines americani costringendola ad arrendersi e a consegnargli un pericolosissimo terrorista arabo. In quell’occasione effettivamente gli americani si stavano facendo pipì sui piedi e spadroneggiavano a casa nostra conducendo una operazione non autorizzata e il nostro Mister Xi, da buon padre della Patria non poteva permetterlo e quindi lo impedì. Particolare secondario, il terrorista aveva ammazzato a bordo di una nave italiana un ebreo americano, che doveva essere particolarmente pericoloso per la causa palestinese, tanto da meritare la pena di morte nonostante fosse quasi cieco, molto vecchio, paralizzato e che potesse girare solo in carrozzina. Il coraggiosissimo terrorista arabo che aveva affrontato ed ucciso un così temibile nemico e che aveva così fulgidamente difeso la causa palestinese, fu per questo immediatamente liberato dai nostri carabinieri ed estradato verso uno Stato compiacente. Altro particolare secondario, l’Italia stava per essere nominata membro permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU… . Erano gli anni 80 e a distanza di quasi 30 anni siamo ancora in attesa della nomina. Insomma Mister Xi apparteneva proprio alla generazione tanto in voga in quegli anni e che si rifaceva al motto “né Vodka né Coca Cola”, però "Vodka" e "Coca Cola" a quei tempi erano piuttosto importanti e anche piuttosto suscettibili. Si racconta che un giorno Mister Vodka abbia tirato su il telefono ed abbia chiamato Mister Coca Cola dicendogli:


“senti, io ne ho le palle piene di questo Mister Xi, non fa altro che rompermi le uova nel paniere, non me ne fa passare una liscia, i miei amici in Italia si lamentano. So che anche a te da molto fastidio questo tipo, dobbiamo fare qualcosa”.


Al che Mister Coca Cola prese un po’ di tempo, si consultò con i suoi consiglieri e dopo un po’ richiamò Mister Vodka dicendogli:


“Ci è venuta una splendida idea, questo tipo è un italiano, facciamogli fare la fine di Al Capone, facciamone una questione di soldi”.

Mister Vodka rispose:

“guarda che anche i miei amici italiani ogni tanto…”,


ma Mister Coca Cola lo interruppe dicendogli :


“anche i miei, non ti preoccupare, devi solo dire ai tuoi amici di trovare un poveraccio e di promettergli un mare di soldi, in cambio dovrà solo assumersi tutte le responsabilità, io dirò di fare lo stesso ai miei amici. I due poveracci che si assumeranno la colpa faranno qualche anno di galera, giusto per salvare le apparenze, ma quando usciranno faranno la vita da nababbi, nel frattempo i tuoi e i mie amici saranno salvi ma noi ci toglieremo Mister Xi dalle palle per sempre”.


Detto fatto le cose attorno a MisterXi cominciarono a scricchiolare, lui era fortunato e bravo, aveva anche una memoria da elefante ma non era dotato di una vivissima intelligenza. Non si accorse immediatamente che il bersaglio fosse solo lui, credette che ad andarci di mezzo fosse tutto il sistema, per cui pensò:


“Sai che faccio? Mi presento in Parlamento e faccio capire a tutti che se non la smettono di rompere i qualleri io mando tutto all’aria. Io i finanziamenti li ho beccati, ma anche loro, per cui siamo tutti sulla stessa barca, se dico muoia Sansone con tutti i Filistei vedrai che i Filistei salveranno Sansone”.


Ma i Filistei si erano già preparati da un pezzo, Mister Xi si presentò in Parlamento e ammise di aver preso soldi per il Partito, cercando di coinvolgere anche gli altri partiti, ma come per magia i due tesorieri dei due maggiori partiti si assunsero ogni responsabilità a livello personale e dichiarando che i dirigenti dei loro partiti non erano a conoscenza di dove loro due si procurassero i denari. Dal canto suo Mister Xi non seppe mai se il suo tesoriere si fosse davvero suicidato da solo o se lo avessero suicidato e dovette partire per l’esilio maledicendo la sua sorte. Si racconta che per lunghi anni tra le vie strette e buie di una città moresca sul mar Mediterraneo si aggirasse un’ombra grassa e goffa che spaventava i turisti italiani chiedendogli all’improvviso: “dove ho sbagliato”. Partito che fu Mister Xi per l’esilio, il suo partito si squagliò come neve al sole, poco male, la maggior parte dei suoi componenti erano così abituati a far man bassa di favori e denari da credersi onnipotenti, ormai si muovevano alla luce del sole senza nessun pudore e quindi prenderli tutti fu come sparare sulla croce rossa. Effettivamente però quella che doveva essere una sacrosanta pulizia si trasformò in una caccia alle streghe e cominciarono ad andarci di mezzo dei galantuomini, pochissimi per la verità, che effettivamente, pur sapendo benissimo come stavano le cose, non avevano mai approfittato a livello personale. Sta di fatto che caddero decine e decine di teste, ma soprattutto chi era stato fino a quel momento protetto dal sistema si trovò all’improvviso del tutto scoperto e in balia degli eventi. Gente che aveva ottenuto appalti, gente che aveva ottenuto favori, gente che aveva ottenuto prestiti e donazioni, gente che aveva potuto avviare attività e prosperare grazie all’aiuto dei potenti sgherri di Mister Xi, si trovarono a doversi improvvisamente confrontare con la libera concorrenza senza poter più fare conto su quel mercato parallelo, comodo, facile e sicuro, che finora gli era stato assicurato. Questa gente vagava nella notte piangendo e strillando, battendosi il petto senza posa e in cerca di una guida, di qualcuno che li tranquillizzasse. Erano ormai quasi alla disperazione quando all’improvviso comparve in tutto il suo splendore “Silviolo, l'ottavo nano", anche detto "Supernan, il Cavaliere Imbandanato”. Appena arrivò non tutti lo notarono, perché era talmente basso che nonostante lui si sgolasse ad urlare nessuno lo vedeva e tutti dicevano “dov’è, dov’è, lo sento ma non lo vedo”. Al che Silviolo si armò di astuzia e, con l’aiuto del suo fido ciabattino, si dotò di un paio di scarpe magiche che lo resero improvvisamente visibile. Da quel momento tutti lo videro, e chi aveva pianto di terrore cominciò a piangere di gioia. Silviolo radunò tutti e fece un lunghissimo discorso del quale non si capì assolutamente nulla tranne qualche piccola frase:

"CRIBBIO $&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[ IL GIUSTIAZILISMO COMUNISTA …. $&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[ $&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[ DOBBIAMO FARE QUALCOSA CONTRO I GIUDICI COMUNISTI $&%]£?|\5:# &!?:;[%&$£ SCENDERO’ IN CAMPO $&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:# &!?:;[$&%]£?|\5:#".


Solo dopo diversi giorni e molte riletture registrazioni, e solo grazie all'aiuto di esperti di crittografia dei servizi segreti dotati di strani marchingegni capaci di dcifrare qualsiasi codice, si riuscì a capire che Silviolo stava fondando un nuovo partito. Silviolo aveva in mente di chiamarlo partito dei Padroni e lo aveva confessato solo ai più fidati amici. Il nome però non suggeriva niente di buono e i suoi nuovi adepti non sapevano come dirglielo. Ad un certo punto suo collaboratore, che assomigliava stranamente a Ferster, il fratello di Gomez della famiglia Addams, ebbe un idea e gli disse: “Maestà… Eccellenza… Sua Santità… Eminenza… UFF… ah ecco, Cavaliere! Si Cavaliere… Il Partito dei Padroni assomiglia troppo a il Partito dei Ladroni, sarebbe meglio evitare per non prestare il fianco alla satira”. Grazie a quella arguta osservazione il nuovo Partito ebbe un altro nome e allo stesso momento, per non correre quel tipo di rischi, si decise che, non appena assunto il potere, si sarebbe soppressa ogni satira, e già che c'erano, anche ogni critica.

Fine della prima parte.

A ognuno la sua monnezza

08.01.2008

Due anni fa un rapinatore armato di taglierino è entrato in una banca non lontana da dove lavoro io. Sicuro di se stesso e con brutalità si è fatto strada tra i diversi clienti e si presentato immeditamente davanti al cassiere puntandogli la lama sotto il naso intimandogli la solita frase: "QUESTA E' UNA RAPINA". Il poveretto, il rapinatore, non il cassiere, i successivi quindici minuti non li dimenticherà facilmente, perchè il cassiere per niente impaurito, anzi verosimilmente incazzato come una jena, gli ha dato un urlo che Tarzan al confronto sembrava una voce bianca: "CHE C.... VUOI TU". Il povero rapinatore non se l'aspettava, a quell'urlo disumano si è spaventato e ha fatto un salto indietro, finendo tra le braccia di due nerboruti clienti che prima lo hanno disarmato, e poi lo hanno suonato come una zampogna. Quando, quindici minuti dopo, sono arrivati i carabinieri, il rapinatore era raggomilato per terra, aveva più bozzi di un tartufo e frignava come un bambino sovrastato da tutti i clienti che ad una sola mossa gli avrebbero staccato un braccio.


Cosa c'entra la rapina con la monnezza? E' presto detto, il rapinatore era originario di Caserta, manco a dirlo. Magari ora con l'indulto quel tipo sarà di nuovo in circolazione, ma scommettiamo che da queste parti non si farà più vedere neanche morto? A proposito, da quel momento qui sono verificate altre 10 o 12 rapine, ma di camorristi campani... pochini, la voce si è sparsa, rimangono a casa loro. Ognuno ha quel che si merita.


Dalle mie parti il problema della monnezza l'abbiamo risolto venti anni fa, alla stessa maniera, affrontando il problema in casa nostra, senza esportare nessuna schifezza da nessuna parte. Sono state costituite società private partecipate da enti pubblici, che poi gradualmente hanno ceduto le loro quote. Sono stati ACQUISTATI q prezzi di mercato dei terreni e subito è iniziata la costruzione di un inceneritore che successivamente è stato trasformato in termovalorizzatore. La nostra monnezza ce la teniamo, ce la trattiamo e ci facciamo anche i soldi perchè quelle società che trattano la monnezza la trasformano in oro. Quando poi si scoprì che l'inceneritore produceva diossine, alle elezioni successive l'assessore provinciale che ne aveva promosso la realizzazione fu mandato a pascolare le pecore sull'altopiano di Colfiorito. Ognuno ha quel che si merita. L'assessore che lo sostituì, dapprima spese una fortuna per mettere dei filtri sicurissimi, e poi pianificò la trasformazione in termovalorizzatore. Il secondo assessore non è più in carica, ma perchè è stato eletto in regione. Ognuno ha quel che si merita.


In campania invece, i politici sono sempre gli stessi, e i modi di affrontare le cose son sempre gli stessi... ha da passà a nuttata. Stasera ho assistito a Porta a Porta, ma francamente quei campani sommersi dalla monnezza e che non vogliono la riapertura delle discariche non mi hanno fatto pena, e nemmeno rabbia. Devo essere sincero, mi è apparso sul volto un ghigno sadico ed ho pensato "ora vediamo se quando tornate a votare certe cose ve le ricordate o pensate solo al figlio da sistemare, alla pensione da grande invalido, alla strada davanti casa da asfaltare". Finora in Campania anzichè bruciare le ecoballe in termovalorizzatori hanno referito bruciare una montagna di miliardi di lire prima, e di milioni di euro poi. Per non avere problemi di ordine pubblico e per non far ingrassare la camorra con l'affare rifiuti, hanno preferito spedire in altre regioni la loro monnezza a 180 euro alla tonnellata, piuttosto che tenersela a casa e trattarla a 60 euro a tonnellata. Poi quando la monnezza è tornata indietro, apriti cielo, "ovunque ma non qui, che diamine, qui c'è una rovina romana, là ce la riserva di caccia dei Borboni, più in là ancora c'è la riserva del WWF". Un discorso che non si può fare in una nazione come la nostra, dove basta scavare ovunque un metro sotto terra e affiorano ossa e cocci romani, etruschi, eccetera eccetera. E poi, quei camorristi che sono stati riconosciuti tra chi protestava, che pena, che disonore, che schifo, ma in definitiva anche in questo caso, ognuno ha quel che si merita. Per forza i camorristi erano lì a protestare, se si riapre la discarica pubblica di Pianura le loro discariche abusive diventano inutili, ma mica ho visto mai un casino simile per protestare contro una discarica abusiva della camorra, quelle vanno bene a quanto pare, e solo quelle pubbliche sono pericolose e cancerogene. Che vi devo dire, qui i camorristi noi li impacchettiamo, altrove li fanno circolare e partecipare, e non è colpa nostra e in questo caso nemmeno dei politici campani. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, e chi ha orecchie per intendere, intenda.


I politici campani però, non appena sono stati accusati di essere dei fannulloni hanno subito risposto che già da un anno avevano sottoposto il problema dei rifiuti al Governo. Ma che centra? La monnezza mica è un problema del Governo. Il Governo ha fatto benissimo a non far nulla, perchè non doveva far nulla, i Comuni fanno pagare tasse salatissime per il ritiro dell'immondizia e quei soldi se li tengono. La nettezza urbana è competenza dei comuni, non del Governo, i comuni poi si costituiscono in consorzi a livello provinciale che poi si coordinano a livello regionale eccetera eccetera. Il Governo invece ha fatto benissimo a mandare l'esercito, perchè altrimenti sarebbe finita come sempre, qualcuno si sarebbe offerto di prendere quelle balle di monnezza, ma magari a 250 euro a tonnellata e la questione sarebbe stata solo rimandata, come sempre hanno fato finora. A ognuno la sua monnezza e stop, sia a livello umano che di immondizia, il vostro rapinatore ve lo abbiamo rispedito, le vostre zozzerie pure e ora pensateci voi. Ognuno ha quel che si merita.

Scontro di inciviltà

"In quei libri o ci sono cose già presenti nel Corano, o ci sono cose che del Corano non fanno parte: se sono presenti nel Corano sono inutili, se non sono presenti allora sono dannose, quindi in ogni caso vanno distrutte". Queste sono le parole con le quali, secondo una leggenda, tra il 634 e il 644 il Califfo Omar ordinò al suo generale Amr ibn al As la distruzione di ciò che rimaneva della Biblioteca di Alessandria. Cosa c'entra tutto ciò con l'omicidio di Benazir Buttho? Semplice, l'assassinio della prima donna che abbia mai governato una nazione musulmana, come l'incendio della più grande biblioteca mai esistita nell'antichità, trovano le loro radici nella ignoranza e nella inciviltà di chi non riesce ad accettare il confronto tra le idee e che per imporre il proprio pensiero conosce solo le vie della violenza e della sopraffazione, in una parola: della tirannia.

Come religione l'Islam si affermò in un periodo di profondi disagi e mutamenti, subito dopo la guerra Bizantino Persiana, dalla quale entrambi i colossi uscirono a pezzi. Non a caso le Sure del Corano furono dettate a Maometto dall'Arcangelo Gabriele, l'Angelo con la spada, in Medio Oriente il disordine e il disorientamento dilagavano, c'era bisogno di qualcosa di forte e sicuro a cui aggrapparsi. Per questo motivo l'Islam contiene al suo interno disposizioni pesantemente sanzionatorie, che però andrebbero lette alla luce del periodo in cui furono scritte, le parole dovrebbero essere inquadrate nella loro cornice storica, cosa che invece dimenticano di fare gli intolleranti e gli estremisti, ma sopratutto gli ignoranti. Interpretare presuppone sapere, conoscere, ma gli adepti delle ideologie più estremiste sono per la maggior parte rozzi ed incolti, a volte persino analfabeti, e ciò nonostante si arrogano il diritto di insegnare in scuole coraniche, come quelle dei Talebani, dalle quali non possono che uscire altri rozzi ed ignoranti, plagiati alla violenza e alla intolleranza, sulla base di una religione che non esiste, perchè l'Islam è invece una religione di amore e tolleranza.

L'Islam è inoltre una religione basata sulla logica, una logica inattaccabile, e ogni obbligo, ogni proibizione, ogni regola ha una sua spiegazione perfettamente plausibile che ne imporrebbe pertanto l'interpretazione alla luce degli eventi e dei fatti. Ad esempio: uno dei motivi per i quali il maiale è un animale impuro, sta nel semplice fatto che la sua carne si conserva bene al fresco, ma di fresco in Arabia non ce n'è, mentre al caldo marcisce con estrema facilità e porta malattie terribili e mortali. Da qui la proibizione del maiale. Altro esempio: la poligamia non è una barbarie, è si concessa agli uomini, ma solo perchè, come ho già detto, la guerra era stata lunga e sanguinosa, c'erano molte più donne che uomini, e le donne non sposate erano destinate alla povertà o alla prostituzione. Da qui il permesso agli uomini di sposare più donne, ma solo se riuscivano a dimostrare alle famiglie di poterle mantenere. Per questo motivo gli uomini portavano doni alle famiglie delle donne che sposavano, non compravano le mogli, dimostravano di avere i mezzi necessari al loro sostentamento. Basterebbe approfondire ogni motivazione logica che ha portato alla regola, e la regola diventerebbe più umana e meno disumana.

Anche nel mondo cristiano, mille anni fa, dilagarano ideologie violente e intolleranti, i nostri Crociati partivano per la Terrasanta pronunicando le parole "uccidere un infedele non è peccato ma è la via al Paradiso". Fortunatamente però i tempi sono cambiati, il progresso e la storia hanno posto rimedio agli errori e agli orrori. Gli ignoranti dell'Islam invece sono fermi a 1500 anni fa, incuranti del corso della storia e dei tempi. Sono dinosauri che si aggirano nella storia contemporanea, e gli effetti si vedono.

Tempo fa Einstein disse: "non son con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma sono certo che la quarta guerra mondiale si combatterà con pietre e bastoni". Io non ho nè le certezze nè le incertezze del genio della fisica ma di una cosa sono sicuro: la terza guerra mondiale è già iniziata ed è una guerra di religione. Basta dare uno sguardo al mappamondo e ci si accorge che in Estremo Oriente, in Medio Oriente, In Africa e persino in Europa, si combattono conflitti che oppongono un Islam disumanizzato, frutto di una lettura e parziale e totalitaria del Corano, a tutte le altre religioni, in primo luogo le confessioni Cristiane. Ma sempre guardando il mappamondo ci si accorge che i conflitti dilagano dove la piaga dell'ignoranza è endemica. Non si pensi però che l’ignoranza sia una peculiarità delle nazioni povere o retrograde, l’ignoranza è di casa anche e soprattutto in Occidente, in special modo negli Stati Uniti, che da sempre sono pessimi lettori della storia, e che si arrogano il diritto di avere un ruolo attivo senza avere le basi di cultura necessarie.

L’Islam è una religione che si presta a troppe interpretazioni, è soggetta ad essere distorta, non ha un vero e proprio clero, ha quindi necessità di essere mitigata e spiegata dalla parola di chi non può essere contraddetto. Da sempre, storicamente, questo ruolo mitigatore è stato appannaggio della dinastia Ashemita, esclusivamente composta dai discendenti diretti del Profeta Maometto. Quando un Ashemita parla non c’è Mullah o Ayatollah che tenga, è il verbo del Profeta che scende, e va ascoltato. Non a caso le nazioni arabe meno percorse da fermenti integralisti sono il Marocco e la Giordania, le due uniche nazioni arabe ancora rette da dinastie di pura stirpe Ashemita. L’Islam non ha una iconografia, ma ha bisogno di esempi viventi, uomini da seguire, il cui valore intrinseco vada oltre le parole e oltre le razze e persino oltre le religioni. Allora che senso ha avuto voler esportare la democrazia in luoghi impregnati da una religione che con la democrazia non ha nulla a che fare?

Gli Stati Uniti hanno voluto esportare la democrazia in Iraq e in Afghanistan, per avere il loro tornaconto economico. Politica miope e ignorante, meglio avrebbero fatto e restaurare i vecchi monarchi Ashemiti, che dapprima con pugno di ferro e poi con illuminata comprensione avrebbero posto le condizioni per la pace e magari avrebbero esportato, loro si, un messaggio unificatore del mondo islamico. L’ignoranza e l’inciviltà non si combattono con le bombe ma con i libri, la cultura e la tolleranza non si esportano come le automobili e i computers ma si insegnano, ed infine dal democrazia non va imposta, ma va testimoniata. Non so cosa altro dire, da qui non pretendo di poter cambiare qualcosa, e francamente nemmeno lo vorrei, di pallottole in vita mia ne ho già schivate fin troppe da giovane. L’unico scopo che mi prefiggo è fornire ai malcapitati lettori una chiave di lettura diversa di ciò che avviene nel mondo e augurarvi che il 2008 porti consiglio a qualche grande della terra, perchè le cose cambino sul serio.

Caro New York Times

13.12.2007

Lo ammetto, ho impiegato diverse ore a buttar giù l'amaro boccone. Oggi in un tuo articolo, hai parlato dell'Italia in modo poco carino, anche se non direi offensivo, ma che ti devo dire... ci sono rimasto male. Non è possibile infatti sostenere che si sia trattato di un attacco feroce o irriguardoso, anzi, nel tuo solito linguaggio piano e comprensibile hai semplicemente manifestato delle perplessità e devo ammettere che la legna sul fuoco ce l'abbiamo messa noi italiani. Hai citato Veltroni, hai parlato di Grillo, hai persino parafrasato Padoa Schioppa e i suoi "bamboccioni", tutto verissimo, ma in definitiva lasci intendere che non sai perchè mai noi italiani siamo così affetti da quello che tu chiami "disappointment". A proposito, hai giustamente usato il termine italiano "malessere", ma mi spieghi dove cavolo hai trovato il termine "malaise"? Boh.


Dopo aver letto la notizia sono subito volato sul tuo sito e ho divorato l'articolo in questione e sai che ti dico? Einstein aveva ed ha sempre ragione. Tutto è relativo. La relatività nella fisica enuncia che un osservatore esterno che guardi un sistema in movimento può avere una percezione diversa di ciò che realmente accade nel sistema. Anche nel nostro caso, la relatività politica insegna che un osservatore esterno potrebbe avere una percezione diversa di ciò che vede... semplicemente perchè non è in grado di capirla. Non te la prendere, ma siamo davvero in due sistemi completamente diversi, mi spiego. Proprio ieri, guarda caso, e proprio a New York, ha fatto scalpore un musulmano che è intervenuto nella metropolitana per salvare un gruppo di ebrei che se la stavano vedendo brutta con degli energumeni razzisti. Il fatto importante però non è l'eroismo di questo tipo, che è uscito da questa storia con gli occhi neri, ciò che ha colpito la mia attenzione è stata una frase che cito da un altro giornale: "He said he didn't go to the doctor because he's too busy working two waiter jobs and doesn't have the money for medical care". (Ha detto di non essere andato dal dottore perchè deve lavorare in due posti come cameriere e non ha i soldi per le cure). In parole povere il buon samaritano non ha potuto farsi medicare perchè non aveva l'assicurazione nè i soldi per le cure.


E' questo ciò che intendo dire quando sostengo che siamo su due sistemi diversi e non ci potete capire. Da noi esistono sporadici casi di mala sanità, da voi la sanità è solo per chi ha i soldi e che gli altri si fottano. Avete un Presidente che preferisce rifinanziare la missione in Iraq anzichè allargare l'assistenza sanitaria gratuita a sei milioni di bambini che non l'hanno. "Indifferent, insensitive, incompetent", lo ha definito Hillary Clinton, e quella è una donna che le parole le pesa prima di pronunciarle. Noi siamo insoddisfatti si, ma lo siamo perchè siamo abituati a vivere bene, ad avere garanzie e sicurezze e quando queste garanzie e sicurezze vengono messe in discussione ci vengono le paturnie. Voi invece certe garanzie e sicurezze non le avete mai avute e non ci fate nemmeno caso a certe cose. Da noi è un problema rifinanziare l'edilizia pubblica per dare una casa a chi non ce l'ha. Da voi è un problema far sloggiare gli inquilini da quei palazzi che avete fatto diventare fatiscenti con il solo scopo di demolirli e sostituirli con nuovi centri commerciali e grattacieli, e di dove vadano ad abitare quei poveri inquilini ve ne sbattete. Da noi quando c'è crisi i tassi di interesse salgono come è giusto che sia, da voi invece scendono, perchè il denaro deve continuare a circolare, e il sogno americano è fondato su un popolo beota che deve continuare a spendere, a spendere sempre e comunque, spendere anche i soldi che non ha. E così vi siete inventati anche i mutui sub prime, quei mutui che vengono concessi a poveretti senza un lavoro fisso, ma che appena vengono licenziati smettono di pagare, intanto però quei soldi li hanno spesi, hanno comprato, e così la vostra economia suicida del consumismo ad ogni costo continua ad andare avanti. Putroppo i conti l'oste li presenta sempre prima o poi, e prima o poi il vostro conto arriverà e qualcuno dovrà pur pagarlo e non rivolgetevi a noi. Non dimenticate che la vostra "Grande Depressione" cominciò proprio con una crisi del credito al consumo che nessuno più pagava. E leggeteveli quei cacchio di libri di storia che avete, o li usate per sedervici sopra?


E' vero, abbiamo i nostri problemi, lo ammettiamo apertamente, ma sopratutto ne parliamo apertamente. I nostri politici si scannano dalla mattina alla sera per questi problemi: sicurezza, caro vita, lavoro. Ma pur con tutti i problemi che abbiamo, non c'è un solo nostro operaio, per quanto mal pagato e incazzato, che non viva meglio e con maggiori garanzie e tutele dei vostri "workers". Da noi non arriviamo a pagare il mutuo della casa e dobbiamo fare ristrettezze, è vero, ma voi per il 90% vivete in case di legno, che costano pochissimo, così i vostri soldi potete spenderli per riempirle di tutti quegli elettrodomestici che solo voi sapete a cosa servano (tipo il trita rifiuti nello scarico del lavandino). Non ponetevi quindi domande su di noi, non potreste mai capirci, voi che avete scritto "In God We Trust" (noi crediamo in Dio) sui vostri dollari, non accorgendovi che stavate facendo confusione tra sacro e profano mentre creavate il vostro Dio Dollaro. Siamo fatti di un altra pasta noi italiani, stiamo sempre a far cagnara tra di noi e a lamentarci, ma abbiamo due palle così e due millenni di storia, e due palle così ci vogliono tutte per avere due millenni di storia, fidatevi. Voi... avete festeggiato negli anni settanta il vostro "bicentenario" suvvia, tornate tra mille e ottocento anni, magari per allora ci capirete. Grazie.

Mi sciolgo, si, no, forse...

28.11.2007

Lo psiconano smentisce e rettifica se stesso ogni tre per due e... come ti sbagli? Eccolo lì! Ci è ricascato. Sono passati solo dieci giorni e Forza Italia non si scioglie più, e il bello è che SUPERNAN (come lo chiamano su Striscia la notizia) ha avuto la faccia tosta di sostenere di non aver mai detto che Forza Italia si sarebbe sciolta... ho detto "forse", semplicemente patetico. A parte che esistono le registrazioni video di ciò che ha detto, quel che più importa è che, subito dopo l'annuncio dello scioglimento, e per questi dieci giorni, in TV e alla radio tutti i maggiori esponenti di Forza Italia si sono sperticati nel sottoscrivere e sostenere il loro leader. Allora io mi chiedo: di cosa parlavano? Cosa sostenevano? Niente, evidentemente ci siamo tutti sbagliati, stavano discutendo del sesso degli angeli e non ce ne siamo accorti. A parte le sarcastiche metafore, tutto questo dimostra una volta di più che Forza Italia non è un vero partito, ma una azienda, con un padrone e dipendenti non sindacalizzati, tutti allineati e coperti nel tirar fuori la lingua quando serve per insalivare a dovere il... (mi autocensuro non voglio guai). Ma se questo non è un suicidio politico definitivo, se alle prossime elezioni il Berlusca avrà ancora una percentuale di voti considerevole, significherà che qualsiasi cosa ci capiterà ce la saremo meritata.


Poi ci si mette anche Giovanardi, prima dichiara di uscire dall'UDC e poi ci ripensa e rimane. Certe volte penso che lo psiconano c'abbia più culo che anima, così adesso sono in due, uno per parte e nessuno può sbugiardare l'altro. Nemmeno a farlo apposta. Stamattina poi, guarda caso, il Direttore de Il Giornale, ha scritto un pezzo intero (e dico intero) in prima pagina su invito di Cesa, per chiarire che Giovanardi non è uscito dall'UDC, ma ne è venuta fuori una invettiva tale che un litro di acido muriatico al confronto sarebbe stato un semplice lassativo. Ovviamente nemmeno una parola sull'Alzhaimer del Bandana. Che dire, Giordano non è mica stupido, è solo clonato, lo hanno estratto da una costola di Berlusca. La prima volta che è stata fatta una cosa del genere ne è uscita Eva, ma lo sperimentatore era un tipo molto ma molto in alto. La seconda volta ne è uscito Mario, una bella testa, ma con la voce stentorea di Lucrezia Lante della Rovere (lo sperimentatore però in questo caso era un tipo molto ma molto basso), poi lo hanno riprogrammato, ed è rimasta solo la voce. Evidentemente ci meritiamo anche questo.

Ciao Enzo

06.11.2007


Non saluto mai nessuno con un ciao, non mi piace questo saluto, ha un significato che non tutti conoscono, io lo conosco e per questo non lo uso mai, ma con te posso usarlo, tu lo meriti e ti saluterò in questo modo.


In questo momento, dalla mia poltrona sto osservando i pochi tuoi libri che ho in libreria e sto ascoltando le attestazioni di stima e i coccodrilli che passano in TV, persino lo psiconano... roba da non crederci. Se esiste un dopo, sono certo che ora tu non stia ridendo, non era tuo costume abbandonarti a simili manifestazioni, ma di sicuro un sorriso amaro ti starà attraversando il viso.


Non è mia abitudine citare qualcuno, ma in questo caso credo che sia doveroso per me ricordare poche righe del tuo ultimo libro, uscito solo pochi mesi fa:

C'è qualcuno che ha detto che questa generazione, la mia, non ha avuto altro che il tempo di morire. Ma c'è una cosa che è ancora più triste, perchè è vero che molti sono morti nella nostra vita, ma come ha detto Bernanos "più morto di tutti è il ragazzo che fui".


Ciao Enzo.


Non facciamo confusione

05.11.2007

Esattamente 1900 anni fa, nel lontano 106 d. C. l’Imperatore Traiano portò a termine la conquista dei territori della Dacia, e subito dopo si affrettò a celebrarne la vittoria riportandola sulla sua celebre colonna Traiana. Erano infatti già almeno 150 anni l’Impero Romano aveva puntato gli occhi su quello sperduto lembo di terra situato sulle rive del Mar Nero. In effetti anche Giulio Cesare, prima di essere assassinato, aveva progettato l’invasione di quel territorio che era così lontano da Roma ma lo stesso era così appetibile per le sue inesauribili risorse di quelle materie prime che i romani andavano cercando ovunque: oro, ferro e sale. Si trattava in definitiva di una piccola provincia di confine e quindi particolarmente difficile da difendere, ma fu proprio la sua ricchezza che ne favorì dapprima l’invasione e successivamente una molto intensa immigrazione di coloni romani, che lì trasportarono i loro usi, i loro costumi, la loro lingua e i loro geni, unendosi con gran soddisfazione a quelle che già allora erano descritte come donne di una bellezza tale da andare oltre ogni immaginazione. Al di là del confine della Dacia stanziavano però tribù barbare e bellicose, gli scontri armati si protrassero per anni e anni, finchè l’Imperatore Aureliano nel 271 d. C. ordinò alle sue Legioni di lasciare la provincia e di ritirarsi al di qua del Danubio, un confine naturale difficile da superare per i barbari. La provincia Dacia e tutti i suoi coloni furono quindi abbandonati a se stessi, e a causa di questo vergognoso atto di viltà romana, il territorio e la popolazione rimasero completamente indifesi. Di questa opportunità approfittarono subito i barbari e nei secoli si susseguirono qualcosa come quasi venti invasioni barbariche: Cimmeri, Alani, Lazigi, Aorsi, Iasi, Eruli, Goti, Vandali, Longobardi, Sassoni, Unni, Avari, Proto-Bulgari, Blachi,Tartari, Mongoli, Ungheresi, Siculi e Slavi. Tutti misero a ferro e fuoco quelle lande, rubando, uccidendo e depredando qualsiasi cosa. Ma la Dacia era un territorio fortunatamente dotato di una conformazione particolarissima: una vastissima pianura semicircolare con al centro una catena montuosa altissima ed inespugnabile, i Carpazi. Ad ogni invasione, i barbari dilagavano sulle pianure coltivate e rubavano tutto il possibile, gli abitanti però non facevano altro che salire in montagna ed aspettare che i barbari se ne andassero dopo aver esaurito ogni risorsa. A quel punto le popolazioni ridiscendevano in pianura e ricominciavano pazientemente a ricostruire tutto. In questo modo ingegnoso quel popolo sfortunato limitò al minimo indispensabile i contatti e le commistioni con i popoli invasori e, oltre a salvarsi la pelle, mantenne gelosamente inalterate le proprie radici latine. Solo molte centinaia di anni più tardi ci si accorse che lì, sulle rive di quel mare chiuso, era nato un linguaggio che era l’unica lingua neolatina al mondo che si fosse sviluppata autonomamente al di fuori del bacino del mediterraneo. Guarda caso il primo documento redatto in quella lingua è un atto notarile redatto da un notaio di una città che oggi è una stazione sciistica, Brasov, in montagna, manco a dirlo. Sto evidentemente parlando della Romania, sto parlando di una nazione in cui anche durante la cortina di ferro, anche ai tempi di Ceasescu, lo studio del latino o dell’italiano, erano materie obbligatorie a scuola. Sto parlando di una nazione che ha sempre vissuto e combattuto strenuamente per difendere le proprie radici latine e cristiane in mezzo ad un mare sconfinato di slavi e mulsulmani. Sto parlando di una nazione che ha sempre visto sulle rive del mar mediterraneo le proprie radici, i propri avi, il proprio passato e il proprio futuro.

Tutto ciò mi è servito come antefatto, per fornire le basi storiche necessarie a capire, a comprendere che i flussi migratori dalla Romania non sono uguali agli altri, che c’è una differenza sostanziale, basata sulla storia e sulla cultura. Ormai da troppo tempo è partita una campagna di disinformazione che non tiene conto della storia e delle responsabilità che abbiamo nei confronti di questo popolo nostro fratello, vero caro Emilio Fede? Da sempre i romeni hanno visto l’Italia come una seconda patria, e di romeni qui in Italia ce ne sono sempre stati tantissimi, integrati, laboriosi, onesti, gente per bene che paga le tasse. Poi le frontiere sono state abbattute e una masnada di delinquenti ci ha invaso, ma questi criminali non hanno nulla a che vedere con i romeni che già erano qui, e con la maggior parte di quelli che continuano ad arrivare. Il fatto è che la Comunità Europea è stata ideata per nazioni progredite, poi è stata allargata a nazioni meno progredite, e questi sono i risultati di una politica miope. Lo sbaglio è stato nostro, non loro. Finchè ci sono stati i controlli alle frontiere i delinquenti sono rimasti a casa loro, ma poi… quando il gatto non c’è i topi ballano, e in questo ogni mondo è paese. Ad ogni modo io mi ripeto in continuazione che se c’è una nazione che non può recriminare in certe situazioni, questa è proprio l’Italia. Non dimentichiamoci che fino a buona parte del secolo scorso i due maggiori prodotti di esportazione italiani sono stati i morti di fame e la mafia, poi i tempi sono cambiati, ma questo non ci permette di perdere la memoria e soprattutto ci obbliga ad essere molto più comprensivi ed ospitali di tutte le altre nazioni europee, con buona pace di tutti i leghisti e di tutti i sodali dello psiconano, perchè hanno anche loro parenti nelle americhe o in australia.

Certamente i delinquenti devono stare in galera, e i delinquenti espatriati è meglio che tornino a casa loro. Una nazione come la Romania non può abbattere del 26% i propri eventi criminali a scapito delle altre nazioni. Certi problemi ognuno deve risolverseli da solo, a casa sua. Ma difendersi è lecito ed è un conto, e stimolare il razzismo e la xenofobia è un altro conto. Si facciano le leggi, e che siano uguali per tutti, ma che il signor Emilio Fede & Co. la piantino di puntare sempre il dito verso una specifica popolazione, perché se al caro Beppe Grillo è stato rimproverato di voler armare la mano di qualche assassino che fortunatamente finora non si è visto, purtroppo di cretini che usano a casaccio la violenza cieca contro i romeni per bene se ne sono già visti troppi.