domenica 5 aprile 2009

Ciao Enzo

06.11.2007


Non saluto mai nessuno con un ciao, non mi piace questo saluto, ha un significato che non tutti conoscono, io lo conosco e per questo non lo uso mai, ma con te posso usarlo, tu lo meriti e ti saluterò in questo modo.


In questo momento, dalla mia poltrona sto osservando i pochi tuoi libri che ho in libreria e sto ascoltando le attestazioni di stima e i coccodrilli che passano in TV, persino lo psiconano... roba da non crederci. Se esiste un dopo, sono certo che ora tu non stia ridendo, non era tuo costume abbandonarti a simili manifestazioni, ma di sicuro un sorriso amaro ti starà attraversando il viso.


Non è mia abitudine citare qualcuno, ma in questo caso credo che sia doveroso per me ricordare poche righe del tuo ultimo libro, uscito solo pochi mesi fa:

C'è qualcuno che ha detto che questa generazione, la mia, non ha avuto altro che il tempo di morire. Ma c'è una cosa che è ancora più triste, perchè è vero che molti sono morti nella nostra vita, ma come ha detto Bernanos "più morto di tutti è il ragazzo che fui".


Ciao Enzo.


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